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La "Giostra dei Chiaramonte" si rifà direttamente ai tornei che venivano disputati all'inizio del XVII sec. in quello che era detto "Campo di Marte", ovvero l'ampio spazio che è attualmente il sagrato del Santuario della Madonna delle Grazie. Tale rievocazione storica può dunque essere considerata alla stregua di tante altre manifestazioni cavalleresche che si disputano con caratteristiche più o meno simili in centinaia di città italiane, che vantano una storia rimarchevole in epoca medievale. Una è la peculiarità della Giostra: una gara di abilità e destrezza dove gareggiano cavalieri in rappresentanza degli otto quartieri per il "Palio dei Quartieri" e altri cavalieri in rappresentanza di città una volta ricadenti nel territorio dell'ex Contea di Modica a disputarsi il "Palio della Contea". Il Corteo ha dato fascino e attrattiva alla Corte posta a seguito del Conte e della Contessa di Modica. Bandolo di tutta manifestazione il magnifico Duomo di S. Giorgio, che con la sua splendida facciata, ha rappresentato una appropriata cornice durante la presentazione al pubblico dei regnanti, i cui volti austeri, sostenuti dai bellisimi costumi di scena, richiama l'attenzione della folla sistemata ai piedi della scalinata che assiste al corteo che si dispiega per alcune tra le più caratteristiche strade dell'antica contea, giungendo fino al centro della città dove si sistema davanti ad un "finto" castello medievale allestito per l'occasione. 

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